http://www.mufin.com/playlist/58164

giovedì 6 novembre 2008

My mistakes were made for you

Il dubbio si annida sempre più a fondo.

Non riesco a fidarmi di chi non dà risposte alle mie domande.

Lui evade ,in continuazione ,mi dice che non mi lascerà ,che se voglio devo farlo io ed è solo una mancanza di coraggio. Mi dice che non riesce ad interessarsi alle altre e non aggiunge " perchè sto bene con te" ma che è una cosa strana...mica starà diventando gay?
Posso forse spiegargli il male che fanno queste affermazioni?
Può CAPIRE, mi chiedo, a questo punto?
E io, quando capirò che devo lasciarlo andare, che lui si è ancorato a me e basta, che anche se scherzando gli dico che ho baciato un altro e lui sta male, piange addirittura, mentre mi dice che non ci crede perchè si fida, non ci sono certezze ma solo amarezze?
Perchè deve crearmi incertezze, anzichè rafforzare il mio amore?
Perchè deve fare in modo che io mi stanchi di lui?
Perchè mentre mi dice che lui è sempre stato così io penso che sia così solo con me, lo vedo disinteressato, lo ascolto dire frasi per le quali gli strapperei la lingua?
E soprattutto...sono veramente io? O tutto il genere maschile viaggia lontano anni luce da me?

sabato 18 ottobre 2008

Yuppiiii!!!

Sono settima al concorso nazionale di poesia
indetto dalla Yamamay!!!
La mia poesia sarà incisa sulla terrazza di Giulietta e Romeo
a Verona il prossimo 25 Ottobre!
http://www.yamamay-poesiedamore.it/web/pagine/poesia.asp?ID=2411

sabato 13 settembre 2008

I tanti dubbi di una storia normale

Se cambi colore non cambi il contenuto.

Perchè una storia noir può essere anche rosa, un giallo può avere contenuti noir, e via dicendo.
Quello che sto vivendo si incrocia tra generi e colori, ma la sostanza non cambia, è una storia d'amore.

Normale, per quanto ciò che è irrazionale non so quanto possa essere definito "normale"; reale, come reali sono le sue contraddizioni, come reali sono i miei dubbi su quanto e cosa possa essere sufficiente quando si parla di sentimenti, se si possa seguire una scala nel poco o troppo o se questo sia così tanto individuale da non poter vedere un margine di errore in alcuno di noi.

Forse sono stata abituata al troppo, mi dico certe volte e il modo individuale di amare non mi soddisfa come spiegazione per le lacune che vedo in questa storia...come se bisognasse accontentarsi di quello che l'altro ci dà...insomma, non parliamo mica di un dono del cielo, di una "grazia" divina o cose del genere.

Il punto sta nel sapere cosa vogliamo da un rapporto, da quanto vogliamo quell'altra persona a tutti i costi, per capire se possiamo 'accontentarci' del tipo di amore che l'altro ci dà.Ma è difficile, anche se ci tieni, difficile da sostenere quando vuoi solo le sue attenzioni e non uno scorcio nella sua vita fatta di lavoro e resto (e nel resto non sei inclusa tu; tu sei, diciamo, un "extra"); difficile quando lui per te viene al primo posto e tu non sai neanche se ci sei in un ipotetico podio creato da lui; difficile perchè vuoi essere presente sempre, non un fantasma che compare e scompare, del quale tutti sanno l'esistenza a suo dire ma che in realtà non ha importanza, perchè per gli altri è solo un nome.

E allora devi scegliere, scegliere se restare o andare, scegliere coraggiosamente cosa vuoi per te, quanto credi di meritare dalla vita, dall'amore, quanto ti ritieni all'altezza delle tue aspettative. E scegli per te un amore vero per come lo intendi tu, perchè sì, lui forse ti ama a modo suo, ma questo suo modo è davvero poco per te, poco per le tue aspettative per te.

E sei lì, davanti a lui, a guardarlo mentre ti chiedi come potresti fare con lui...ma a domandarti, in questo momento, come potresti farne a meno, perchè lui è assentemente presente nel tuo quotidiano.E lasciarlo ti farebbe ancora più male.

Non ti resta che aspettare.

lunedì 7 luglio 2008

Il gioco della gelosia

Eh sì...io non sono Demi Moore e lui non è Ashton Kutcher...anzi...qualcuno mi paragona ad Amanda Lear che stava col tizio dell'Isola dei Famosi...un certo Manuel...boh.
Ma io non sono così vecchia,forse così gelosa sì.
E alla fine la gelosia diventa un gioco,a chi lo è di più,a chi fa finta di esserlo.
Io lo sono,lui si sente in dovere di esserlo.
Un pò come il gioco delle parti:lui è più piccolo ERGO in diritto di spaziare...abbiamo capito come;io sono più grande ERGO "cosa posso pretendere se ho scelto un ragazzo e non un uomo?".
Ma è davvero così che funziona?
E' così che devono necessariamente andare le cose per uno stupido divario di età?
Essì che l'amore è un'invenzione dell'uomo,ma se ti senti legato ad una persona,hai per forza la necessità di essere adulatotrattinosedottotrattinolusingato dalle apine che girano attorno al fiore?
E sei obbligato a fare finta di essere geloso della tardona che hai accalappiato per farla sentire lusingata?

lunedì 2 giugno 2008



Il cobra non è un serpente
ma un pensiero frequente
che diventa indecente
quando vedo te
quando amo ...

venerdì 23 maggio 2008

Necessità in base all'età

Il ragazzo è abbastanza egocentrico.
Se non fosse che ha tante qualità poco nascoste sarebbe da eliminare.
Vuole sentirti dire che lo ami,perchè deve sapere di essere in vantaggio.
Vuole essere curato come il ragazzo quale è,ma tu non sei sua madre.

E però è il ragazzo più uomo che tu conosca.
La benedizione dal cielo che aspettavi,come conferma della tua sanità.
Sei sana,l'hai scoperto stasera.
C'è intesa,forse solo perchè non c'è intelletto o sentimento.

Stranamente ti va bene,anche se a volte lo strozzeresti,
con quel suo modo di fare da bullo,con quell'aria da "so tutto io".
Non cambierà,inutile che tu lo speri.Finirà.

Dovrai solo dirgli grazie per averti fatto capire cose di te
che avevi dimenticato.Ti viene da sorridere.
Stasera sorridevi e lui ti diceva "sei strana".

Allora l'ennesima conferma della totale incomprensione.
Che P.M. aveva ragione,sei già troppo intelligente per stare con uno intelligente.
O con uno che capisca che non sei strana,correggo il tiro.

Tutta questa ignoranza fa solo bene.
Ti fa bene e per una volta,finalmente,prendi tutto come viene.

lunedì 19 maggio 2008

Tutto chiaro

E oramai era tutto chiaro.
Lei aveva sperato fino all'ultimo un futuro con lui.
Fingendo amicizia,fingendo disinteresse che palesava il contrario troppe volte,suo malgrado.
Era tutto chiaro,fino all'osso.
Lui voleva solo la sua comprensione,il suo appoggio.
Lei,lui un cane.Desiderio irrealizzabile,oramai.


Lei con il giovane,lui tra mille donne.


Tornare a fingere senza palesare più nulla.
Per non perdere anche un minimo contatto con lui.
Che cercava una donna e non vedeva quella donna in lei.

lunedì 12 maggio 2008

La mia Giovanna D' Arco


Reneè Falconetti mi incanta. Per me l'unica vera attrice nella storia del cinema. Attrice nel vero senso della parola. Le bastava uno sguardo. Una smorfia. Guardatela ne "La Passione di Giovanna D'Arco" di Dreyer. E stupite.

martedì 6 maggio 2008

Alla riscoperta della gioventù perduta

Il vantaggio di uscire con un ragazzo più piccolo di te è che puoi ritornare ad essere la spensierata ragazza del liceo.
Quella che prendeva le cotte di 48 ore.
Quella che il primo bacio le faceva battere il cuore.
Quella che si infiammava per ogni messaggio arrivato in ritardo.
Una ragazzina anche tu, insomma.
Però è bello sentirsi così, è bello vivere questi momenti senza fare caso ad età e tempo che passa, necessità biologiche e non.
E' un gioco.Forse brutto da definire così. Ma lo è.
In fondo, dopo una lunga relazione, non credo ci sia niente di meglio di tanto, sano divertimento.
Salvo rimanerne coinvolte.
Ahia.

lunedì 7 aprile 2008

Il concetto di felicità

Eh...il concetto di felicità è relativo,si sa.
Ma è bello riscoprire quanto sia semplice essere felici anche dentro al buio,per una sola sera,un singolo istante.
Una volta mandati a quel paese l'animale enigmatico e il suo concorrente,sono completamente concentrata sugli amici,su quell'inesauribile fonte di felicità che possono essere.E la vita è strana.La mia ,forse,ancora di più.Mi toglie tanto ma mi dà tanto.
E in una sera recupero il divertimento di un'intera settimana,grido,mi agito,esulto,mi offendo,come una 15enne alla quale è rimasta solo una serata di vita.
Mi accorgo che non osservo mai come fa il mio amico nerd illuminatissimo,scopro le brutture di una città sconosciuta e rido,rido di gusto davanti a tanto orrore.
Perchè una cosa brutta viene trasformata dalle parole di una persona in una cosa ridicola.Da res horrendum a res ridiculum.Cambia l'ottica e cambiano i miei occhi.
Il risultato è essere felici nel male,per due canzoni cantate in macchina,anche se si è consapevoli che la propria vita non è questa.Il dolore ritornerà la mattina.
Ma la sera è stata tranquilla,divertente,diversa.Ho riscoperto un amico,ho ritrovato la voglia di parlare di cose non banali.Res magistralia.
E oggi,stranamente,sto bene.

domenica 30 marzo 2008

Il fondo è toccato

E' notte e io scrivo.
Devo solo scrivere per non morire.
In questo preciso istante è quello che devo fare per salvarmi la vita.

Questo vuoto che mi sta assorbendo non finirà
ne ho la piena consapevolezza
io non so che farmene di questa insulsa vita.

Sto morendo ogni giorno di più
come vorrei adesso,che vorrei morire
di colpo,in un attimo,senza dolore.

Invece devo scrivere per non morire
adesso,in questo istante in cui mi sento persa
e sola,sola in mezzo a tanta gente
mentre tutti facciamo progetti
e io parlo ma non sono in mezzo a questi tutti
sono in quell'angolo della mia testa
a pensare che magari questa volta sarà quella in cui morirò,
che questa sarà la notte giusta.

E poi quell'istinto maledetto di sopravvivenza
mi costringe a scrivere per non morire stanotte
per non avere coraggio o codardia
e per lasciarmi solo desiderare
una cosa che in altro modo non saprei compiere.

Vorrei chiedere a tutti voi cosa vi fa andare avanti.
Vorrei un solo motivo per non morire stanotte.

lunedì 24 marzo 2008

Il difficile è dimenticare

Una giornata di pioggia.Pasquetta.Vecchioni mi canta una canzone nelle orecchie.E certi amori non vanno via,nemmeno se passa un sacco di tempo.Forse perchè o finchè non riusciamo a trovare qualcosa che ci appaghi di più o allo stesso livello.E' difficile dimenticare.Mi fa male la pelle,mi fanno male le orecchie.I ricordi sono come un soffio di vento,come una grande pioggia,come la pioggia fuori dalla mia finestra.Basta una canzone che citi un elemento,l'elemento scatenante.Mi chiedo a cosa serva ripensarci,se certe cose non possono tornare.E' una sorta di masochismo?
E' nella natura umana tormentare il cervello con i flashes?O solo nella mia insoddisfatta natura?
Forse quello che fa male è la speranza di un ritorno.I cassetti non sempre si chiudono a doppia mandata,non lo si vuole fare,se è solo una questione di volontà.Eppure a volte mi sembra che sia il mio cuore a guidarmi,verso testi pieni di parole familiari.Coincidenze che riaprono ferite credute cucite.
E' nella mia natura,è nella natura umana dimenticare a fatica.
Anche davanti alla morte evidente,perchè si nega,soprattutto davanti all'evidenza.E pensare alla realtà di quella frase gettata un giorno per caso sul tavolo delle chiarezze:"A volte non basta solo l'amore".
Forse no,ma basta a stare male tutta una vita.


"Bologna è un vecchio che ripete la mia vita,l'ultimo amore e l'osteria che mi è restata.E intanto fuori è temporale,la greca canta un libertale che già le diamo per scontato.Ricordo quasi per inciso,qualcuno mi sfiorava il viso ed ero stato proprio male".

lunedì 10 marzo 2008

La mia poesia finalista al concorso Bayer

Sei l'ispirazione muta,
la soglia del dolore raggiunta e superata,
il risuonare di una nota acuta,
la falce della luna invano afferrata,
sei un presagio
per chi lo vuole cogliere,
la traduzione chiara
del testo da interpretare,
il giorno esatto da scegliere,
la corona della regina
ad un passo dall'altare.
Sei Napoleone,
il virgulto della Francia,
sei Bach
e le sonate in crescendo,
sei il poeta,
il Don Chisciotte della Mancia,
sei la lancia,
nella piaga di chi sta morendo.
Sei vento caldo,
vento freddo al tempo stesso
che ora tace,
ora simula l'amplesso.
Vorrei tenerti in una mano
senza farti soffocare
ma breve sarebbe la mia pace,
il mio tentativo vano:
sei libero,sei nato per volare.

sabato 1 marzo 2008

Il gioco delle parti

Uomini e donne (non la trasmissione) siamo veramente uguali. Il gioco delle parti è diventato gioco dei ruoli e i ruoli si invertono e si mescolano a piacimento.
La cosa che mi sorprende è che ancora nel 2000 ci si faccia problemi a dichiarare la propria omosessualità.
E' un problema di Sud Italia? Non credo. Forse sotto questo punto di vista la chiusura generale è ancora tanta e purtroppo non è una questione "meridionale", almeno non solo.
Giorni fa V. ha approfittato del mio momento "liberale" per chiedermi uno spassionato parere sul sesso,su quello che il futuro ci riserva sul piano delle relazioni interpersonali. V. diceva che si sta perdendo il "vero uomo" e io lo guardavo affermarlo mentre pensavo che è strana una frase del genere detta da un omosessuale che non ha il coraggio di ammetterlo.
Io ho affermato che la nuova frontiera è la bisessualità, senza dubbio.Ma avrei voluto aggiungere che di nuovo ci sarà il "gioco delle parti",inteso alla nuova maniera,cioè con omosessuali che fingono eterosessualità,eterosessuali che fanno i progressisti fingendo bisessualità e via dicendo. Una specie di nascondino,insomma.
E mi chiedo a cosa serva,se già le relazioni sono così complicate adesso,complicarle ancora di più in seguito.
Basterebbe dire che tipo di orientamento si ha e il gioco sarebbe fatto.
Ma la sincerità,il coraggio,l'onestà non fanno parte del genere umano.

lunedì 25 febbraio 2008

Cosa ti ha insegnato Sex and The City?Una mazza!

Sì,chiamala ingenuità,chiamala salamaia sugli occhi,chiamala come vuoi,ma degli uomini io non ho proprio capito niente!Eppure sono cresciuta a pane e Sex and The City!E che cosa mi ha insegnato?Che esiste Mr.Big,o che il Mr.Big che tutte cerchiamo,chi più chi meno,è in realtà un emerito cretino?Oppure ho imparato che l'unica cosa che noi donne sappiamo fare bene è metterci nei casini e poi non sapere come uscirne se non soffrendo come delle autoilluse?Insomma,le relazioni sono davvero così complicate o siamo noi a complicarle ulteriormente,scegliendo sempre grandissimi pezzi di emme solo per il gusto di farci male?Il vero nostro nemico siamo noi,in sostanza?
Non lo so ma inizio fortemente a credere che il mio peggior amante sia proprio io,perchè quasi godo a fare figure grame davanti a chi mi piace e poi rimugino e rimugino sul modo per salvare la situazione...modo che non c'è.Ma è tutto davvero così difficile se si vuole intraprendere una relazione?Bisogna per forza gettarsi e confondersi nella mischia delle coppie non coppie che si incontrano per fare sesso,senza pretendere niente,nemmeno una parvenza di sentimento?

THE FIRE AND THE SUGAR YOU GAVE ME

mercoledì 20 febbraio 2008

Imbranata io o furbi loro?

Continuando il viaggio nell'universo maschile, mi rendo sempre più conto delle difficoltà che ho nell'immettermi in questo flusso smisuratamente incoerente e incomprensibilmente vago e vagheggiante a piacimento. Ecco A. A. è il tipico ragazzo che non noteresti mai al primo colpo perchè non è uno di quelli belli e nemmeno simpatici. Invece a lungo andare A. ti irretisce, ti intriga e quando è troppo tardi ormai sei cotta, cotta a puntino. A. è uno di quei ragazzi che amano giocare, che basano il corteggiamento sulle schermaglie, sullo stuzzicarsi, una cosa che a me fa letteralmente impazzire. Però A. è uno di quelli che non si sbilancia, che ti fa capire che gli piaci e poi ti lascia lì a meditare sul perchè delle sue azioni. In sostanza A. è l'"animale enigmatico".
La mia amica V. dice che l'imbranata sono io, che non so stare al gioco e che le cose non accadono tutte in fretta, che ci vuole il "tempo tecnico". Io non so. Io credo che se due si piacciono c'è poco tempo tecnico da usare, si piacciono e basta e dopo le prime volte di attacco e difesa c'è la resa, no?
In sostanza per me se è lui a farsi cercare, vuol dire che poi non gli importa tanto e che gode dell'essere corteggiato. Punto.
Quindi mi chiedo, quando e se domani sera lo vedrò, se io debba ancora usare l'arma del gioco e fingermi furba o essere la solita imbranata che si scherma per paura di essere scoperta e si prende un "ma come sei acida!" tutte le volte.
O se devo valutare anche R., che dopo un iniziale nicchiare, è partito alla carica chiamandomi ogni giorno e che ho messo in un cassetto, perchè tutta presa da A.
Insomma, come direbbe Marzullo, sono i furbi a fare le imbranate o sono le imbranate a fare le furbe? Un piede in due scarpe?

sabato 9 febbraio 2008

More than a woman to me

Oh issa!
Ogni giorno che passa la situazione resta la stessa. E anche altre se ne accorgono: ormai i ruoli sono invertiti. Una volta eravamo noi a dire "Ti chiamo" e poi a non chiamare. Ora lo fanno loro, ti dicono "Ci sentiamo domani" e poi spariscono! La mia amica V. dopo l'inculata con F. attende impazientemente la chiamata di A., chiamata che, logicamente, non arriva. Eppure ieri sera ho visto io, con i miei occhi, quelli di lui brillare nel dirle "A domani". Quindi il punto sta anche qui: noi donne non sappiamo più riconoscere quando un uomo mente, quel sesto senso che solitamente ci caratterizza scompare davanti all'animale-uomo forse perchè è vero che noi siamo più portate a ragionare con il sentimento che con la ragione. Nostro svantaggio e vantaggio, portate ad ogni modo a illuderci. Io consolo V. e le dico che gli uomini sono tanti, che non bisogna fermarsi alle sconfitte... ma ci credo veramente? Credo che ci sia un uomo in giro capace di essere onesto, a costo di fare male? Pur di non farne troppo dopo?

lunedì 4 febbraio 2008

L'universo maschile

Ultimamente mi capita di incontrare uomini che si fanno cercare, fino allo spasmo, fino al collasso. E' strano che loro confondano la parità con l'inversione dei ruoli, però è quello che accade sempre più spesso. Ma perchè molti uomini si fanno cercare? Perchè ti fanno capire che hanno un interesse per te ma si fanno corteggiare loro? Siamo veramente all'inversione dei ruoli? E poi ci sono quelli che credono di parlare con un corpo senza anima. Ad esempio la mia amica V. ha iniziato una "frequentazione" (oggi è il termine più in voga) con F., ma dopo qualche giorno si è accorta che lui voleva solo una storia di sesso e gli ha comunicato la sua intenzione di avere un qualcosa di più. La risposta di lui è stata: "Ma la nostra non sarebbe solo una storia di sesso,perchè noi parliamo!". Eureka! Quest'uomo è un genio di stupidità! Oppure ha fatto un vano tentativo della serie "O la va o la spacca (alias= o se la beve e me la dà o pazienza)" ? In attesa di un riscontro serio, di un essere maschile subumano, dedichiamoci ad altre attività, di qualsiasi tipo...