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domenica 30 marzo 2008

Il fondo è toccato

E' notte e io scrivo.
Devo solo scrivere per non morire.
In questo preciso istante è quello che devo fare per salvarmi la vita.

Questo vuoto che mi sta assorbendo non finirà
ne ho la piena consapevolezza
io non so che farmene di questa insulsa vita.

Sto morendo ogni giorno di più
come vorrei adesso,che vorrei morire
di colpo,in un attimo,senza dolore.

Invece devo scrivere per non morire
adesso,in questo istante in cui mi sento persa
e sola,sola in mezzo a tanta gente
mentre tutti facciamo progetti
e io parlo ma non sono in mezzo a questi tutti
sono in quell'angolo della mia testa
a pensare che magari questa volta sarà quella in cui morirò,
che questa sarà la notte giusta.

E poi quell'istinto maledetto di sopravvivenza
mi costringe a scrivere per non morire stanotte
per non avere coraggio o codardia
e per lasciarmi solo desiderare
una cosa che in altro modo non saprei compiere.

Vorrei chiedere a tutti voi cosa vi fa andare avanti.
Vorrei un solo motivo per non morire stanotte.

lunedì 24 marzo 2008

Il difficile è dimenticare

Una giornata di pioggia.Pasquetta.Vecchioni mi canta una canzone nelle orecchie.E certi amori non vanno via,nemmeno se passa un sacco di tempo.Forse perchè o finchè non riusciamo a trovare qualcosa che ci appaghi di più o allo stesso livello.E' difficile dimenticare.Mi fa male la pelle,mi fanno male le orecchie.I ricordi sono come un soffio di vento,come una grande pioggia,come la pioggia fuori dalla mia finestra.Basta una canzone che citi un elemento,l'elemento scatenante.Mi chiedo a cosa serva ripensarci,se certe cose non possono tornare.E' una sorta di masochismo?
E' nella natura umana tormentare il cervello con i flashes?O solo nella mia insoddisfatta natura?
Forse quello che fa male è la speranza di un ritorno.I cassetti non sempre si chiudono a doppia mandata,non lo si vuole fare,se è solo una questione di volontà.Eppure a volte mi sembra che sia il mio cuore a guidarmi,verso testi pieni di parole familiari.Coincidenze che riaprono ferite credute cucite.
E' nella mia natura,è nella natura umana dimenticare a fatica.
Anche davanti alla morte evidente,perchè si nega,soprattutto davanti all'evidenza.E pensare alla realtà di quella frase gettata un giorno per caso sul tavolo delle chiarezze:"A volte non basta solo l'amore".
Forse no,ma basta a stare male tutta una vita.


"Bologna è un vecchio che ripete la mia vita,l'ultimo amore e l'osteria che mi è restata.E intanto fuori è temporale,la greca canta un libertale che già le diamo per scontato.Ricordo quasi per inciso,qualcuno mi sfiorava il viso ed ero stato proprio male".

lunedì 10 marzo 2008

La mia poesia finalista al concorso Bayer

Sei l'ispirazione muta,
la soglia del dolore raggiunta e superata,
il risuonare di una nota acuta,
la falce della luna invano afferrata,
sei un presagio
per chi lo vuole cogliere,
la traduzione chiara
del testo da interpretare,
il giorno esatto da scegliere,
la corona della regina
ad un passo dall'altare.
Sei Napoleone,
il virgulto della Francia,
sei Bach
e le sonate in crescendo,
sei il poeta,
il Don Chisciotte della Mancia,
sei la lancia,
nella piaga di chi sta morendo.
Sei vento caldo,
vento freddo al tempo stesso
che ora tace,
ora simula l'amplesso.
Vorrei tenerti in una mano
senza farti soffocare
ma breve sarebbe la mia pace,
il mio tentativo vano:
sei libero,sei nato per volare.

sabato 1 marzo 2008

Il gioco delle parti

Uomini e donne (non la trasmissione) siamo veramente uguali. Il gioco delle parti è diventato gioco dei ruoli e i ruoli si invertono e si mescolano a piacimento.
La cosa che mi sorprende è che ancora nel 2000 ci si faccia problemi a dichiarare la propria omosessualità.
E' un problema di Sud Italia? Non credo. Forse sotto questo punto di vista la chiusura generale è ancora tanta e purtroppo non è una questione "meridionale", almeno non solo.
Giorni fa V. ha approfittato del mio momento "liberale" per chiedermi uno spassionato parere sul sesso,su quello che il futuro ci riserva sul piano delle relazioni interpersonali. V. diceva che si sta perdendo il "vero uomo" e io lo guardavo affermarlo mentre pensavo che è strana una frase del genere detta da un omosessuale che non ha il coraggio di ammetterlo.
Io ho affermato che la nuova frontiera è la bisessualità, senza dubbio.Ma avrei voluto aggiungere che di nuovo ci sarà il "gioco delle parti",inteso alla nuova maniera,cioè con omosessuali che fingono eterosessualità,eterosessuali che fanno i progressisti fingendo bisessualità e via dicendo. Una specie di nascondino,insomma.
E mi chiedo a cosa serva,se già le relazioni sono così complicate adesso,complicarle ancora di più in seguito.
Basterebbe dire che tipo di orientamento si ha e il gioco sarebbe fatto.
Ma la sincerità,il coraggio,l'onestà non fanno parte del genere umano.